"Mi preme ricordare ... "

(a cura del Gen. B. (ris) Luigi Infussi)

Accadde ... il 25 novembre 1953, 69 anni fa, a pochi passi da Montecitorio, in via Uffici del Vicario n.18, nello studio del notaio avv. Carlo CAPO, si costituì l’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia, con repertorio n.° 77520. Sodalizio per coloro:
“... che avendo appartenuto all’Arma del Genio dell’Esercito Italiano, essi hanno ideato -allo scopo che tutti coloro che hanno fatto o fanno parte dello stesso Corpo del Genio, abbiano la possibilità di mantenere fra loro rapporti culturali che concorrono a conservare ed alimentare gli ideali comuni e il comune spirito di Corpo- di costituire una Associazione civile fra Genieri e Trasmettitori (già telegrafisti e radiotelegrafisti ) che raccolga e continui quelli che furono gli scopi e gli interessi della Associazione Nazionale dell’Arma del Genio -A.N.A.G.- La Santa Barbara (già Reggimento Genio Mario Fiore) e che succeda proseguendone l’attività.”
Con tale atto pubblico, il Generale Mario Tirelli, il Col. Matteo Favilla, il Ten.Col. Giuseppe Fioritto, il Col. Aurelio Cornini, il Ten. Col. Ettore Gardino, il Capitano Giuseppe Arsetti, il Capitano Lorenzo Piva, il Tenente Edmondo Zuppardi, il Sergente Maggiore Federico de Goglia, il Sten. Pietro Manni, il Mar. Maggiore Gino Filosi, stipularono la “nuova costituzione”.
Il Presidente era l’allora Generale di Divisione Mario Tirelli, che insieme al Ten.Col. Giuseppe Fioritto e al Tenente Edmondo Zuppardi, si impegnò a provvedere al più presto alla redazione dello Statuto e a sottoporlo all’approvazione dell’assemblea degli associati.
Pur avendo il nostro Sodalizio preso forma spontaneamente all’indomani della Grande Guerra nel 1919, di fatto, solo il 4 dicembre 1922 nacque l’Associazione Nazionale dell’Arma del Genio, A.N.A.G. , grazie alla iniziativa di Mariano Borgatti, 1° Presidente, allora Direttore del nostro Museo, coadiuvato da alcuni fedeli collaboratori e da dipendenti in servizio. Tutti loro meritoriamente accomunati dal forte sentimento di appartenenza, a tutela di ideali, tradizioni e valori nati nel dolore e nell’asprezza delle trincee, ma anche con l’ardire di compiti eroici, come la realizzazione di strade in alta quota, caratterizzate da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo o tenacemente approntando le 52 gallerie della I Armata, sul massiccio del Pasubio, sotto la protezione di Santa Barbara.
In seguito, nel 1935, l’A.N.A.G., nata con la finalità di: Procurare agli Associati sostegno morale, intellettuale ed economico, come da disposizioni delle Autorità e in pieno accordo con le Istituzioni Militari, tornò a denominarsi come in passato “Reggimento Mario Fiore”, mentre le sezioni del suo ordinamento assunsero le denominazioni di battaglioni.

(a cura del Gen. B. (ris) Luigi Infussi)
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