Mariano BORGATTI

Il 5 Aprile di 89 anni fa, si spegneva a Roma, il nostro 1° Presidente, Mariano BORGATTI, Soldato e Scienziato.

(a cura del Gen. Luigi Infussi)

Mariano Borgatti nacque a Bondeno (Ferrara) il 21 maggio 1853.

A 19 anni si arruolò nel 3° Reggimento Artiglieria. Sentendosi vocato alla " vita militare",  prima intraprese la carriera scolastica militare, poi fu  assegnato, nel 1879 al 2º Reggimento Genio con il grado di Tenente.

Il suo interesse crescente per l'architettura militare ebbe il suo culmine quando, nel 1884, venne trasferito a Roma alla Direzione del Genio, con il grado di Capitano.

Nella "giovane" Capitale, dovendosi occupare dei lavori di  adattamento di  Castel S. Angelo  (all'epoca sede di alcuni reparti del Genio), ne caldeggiò la destinazione a museo per salvaguardarne le sue ricchezze; tuttavia dovette attendere l'inizio del nuovo secolo per ottenere  ciò. In quel periodo, iniziò ad interessarsi anche all'adiacente Monumento ai Caduti dell'Arma del Genio dal punto di vista archeologico ed artistico.

Borgatti fu trasferito prima a Firenze presso il 3º Reggimento Genio e, dopo tre anni, alla Scuola di Applicazione, dove, per sette anni, fu titolare della cattedra di Fortificazione permanente.

Nominato Maggiore nel 1897 e trasferito al 3º Reggimento Genio nel 1898, fece ritorno nella Capitale in qualità di Comandante della Brigata Specialisti, carica che ricoprì per cinque anni, durante i quali riuscì ad avviare il recupero del "Castello", dedicandosi  agli studi che gli valsero l'associazione onoraria a diverse Accademie.

L'idea di Borgatti divenne finalmente realtà nel 1906 (la notizia  ufficiale del "progetto" è del 1902), quando fu inaugurato, all'interno di Castel  S. Angelo completamente restaurato e per la prima volta aperto al pubblico, il Museo dell'Ingegneria Militare Italiana: inaugurazione che  gli  valse  la  Commenda  della Corona d' Italia.

Nel 1911, collocato in posizione ausiliaria, proseguì i suoi intensi studi e fu nominato Direttore del Museo del Genio Militare.

Con l'arrivo della Grande Guerra fu richiamato in servizio e, nel 1915, assunse il Comando Territoriale del Genio di Verona con il grado di Maggior Generale.

Nel 1917 tornò a Roma, trasferito all'Ispettorato Territoriale.

Congedato  nel 1918, tornò ad occuparsi esclusivamente del Museo e, nel 1920, per l'opera svolta, fu insignito dell'onorificenza di Grande Ufficiale dei SS. Maurizio e Lazzaro. L' anno prima, attorno alla sua "figura" quale 1° Presidente, nacque la Nostra Associazione (all'epoca A.N.A.G. - Associazione Nazionale dell'Arma del Genio) e con essa la sua anima, quel sentimento forte di appartenenza a tutela di ideali, tradizioni e valori nati nel dolore e nell'asprezza delle trincee. Gli anni successivi  furono dedicati, oltre all'Associazione (rimase in carica fino al giugno del 1931), al diuturno impegno di  ricerca e studio. Di quegli anni, fu sua l'idea del Museo Storico dell'Arte Sanitaria e dette un decisivo contributo alla creazione dell'Istituto di Architettura Militare e alla pubblicazione, tra il 1928 e il 1931, della  sua  più impegnativa e completa  opera  "Storia dell'Arma del Genio dalle origini al 1914". Nel 1927 Mariano Borgatti fu promosso Generale di Corpo d' Armata.

Morì il 5 aprile 1933 a Roma, all'età di ottanta anni. A Lui è  intitolata  l'area prospiciente l'ingresso della Presidenza Nazionale.

(Gen.B. Luigi INFUSSI)
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