La Bandiera di Guerra dell'Arma del Genio


La prima Bandiera appartenente ad un reparto del Genio fu consegnata dalle donne di Milano al Battaglione Zappatori del Genio Lombardo nel 1848. Attualmente, tale Bandiera, donata da Luigi Cadorna nel 1911, è conservata presso l'Istituto Storico e di Cultura dell'Arma del Genio.

Con l'unificazione dello Stato Italiano. ed il conseguente riordino dell'Esercito, fu prevista anche per l'Arma del Genio la Bandiera di Guerra. La consegna avvenne, da parte del Re, il 14 aprile 1901.

L'attuale Bandiera fu consegnata il 4 novembre 1947 alla Scuola Artieri del Genio, a seguito del D.L. del 25 ottobre 1947 che prevedeva la consegna agli Enti militari di nuove Bandiere di foggia unificata.

La Scuola del Genio ha custodito per anni la Bandiera dell'Arma che il 10 settembre 2010 è stata consegnata al Comandante del Genio che da allora la custodisce.

La Bandiera è insignita delle seguenti decorazioni:

 

Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia

(Guerra italo-etiopica 1935-1936)-

"Durante la preparazione della Campagna e nel corso delle operazioni, con perizia pari alla tenacia ed al valore in ogni campo della sua attività dalle retrovie sino a confondersi con i fanti sulle primissime linee, dava largo contributo alla vittoria e apriva nuove vie alla millenaria civiltà di Roma".

 

Medaglia d'Oro al Valor Militare

(campagna di guerra 1915-1918)-

"Tenace infaticabile silente scavando la dura trincea, o gittando per ogni ponte una superba sfida al nemico, annodando sotto l'uragano del ferro e del fuoco i tenui fili onde passa l'intelligenza regolatrice della battaglia, lanciandosi all'assalto in epica gara con i fanti, prodigò sacrifici ed eroismi per la grandezza della Patria".

 

Medaglia d'Argento al Valor Militare 

(campagna di Libia 1911-1912)

Medaglia d'Argento al Valor Militare (*)

(Fronte Russo 1941-1942)

Medaglia d'Argento al Valor Militare 

(El Mechil El Gazala - Tobruk - El Alamein,  1942)-

 

Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito

"Per l'elevato impegno profuso e la perizia dimostrata dal personale dell'Arma del Genio, nella difficile opera di bonifica del territorio da ordigni esplosivi, svolta a favore delle popolazioni nel corso delle missioni internazionali a cui l'Esercito ha partecipato, così come più volte dimostrato in territorio nazionale nel secondo dopoguerra".

(Mozambico, 1993-1994 - Bosnia, 1995-1996)

 

Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito

(Decreto n.357 del 31 marzo 2023)

"L’Arma del Genio, nel solco delle più luminose e secolari tradizioni militari, ha assicurato con silente operosità, generosa abnegazione e somma perizia un incessante e rischioso supporto per contrastare l'imprevedibilità della subdola e vile minaccia terroristica durante il ventennale impegno italiano in Afghanistan. In tale pericoloso contesto, i genieri italiani si sono adoperati con indomito valore, inflessibile tenacia e formidabile spirito di sacrificio per il pieno successo della missione. L’altissimo senso del dovere dei suoi Soldati, la saldezza morale e l’estremo coraggio spinto sino all’estremo sacrificio, hanno contribuito a dare grande onore all’Esercito e all’Italia nel contesto internazionale".

(Afghanistan 2001 - 2021)

 

Medaglia d'Oro al Valor Civile

(Val Padana, novembre 1994)

"In occasione di gravi eventi alluvionali, interveniva prontamente con uomini e mezzi nelle aree sinistrate e con encomiabile slancio di solidarietà e spirito di sacrificio approntava una preziosa opera di soccorso delle popolazioni civili, prodigandosi incessantemente sin dalle prime ore per il salvataggio di molte vite umane. Con ininterrotta e immane fatica, in condizioni meteorologiche particolarmente avverse ed in situazioni di estrema difficoltà, allestiva tendopoli per i senzatetto e consentiva il ripristino della viabilità e delle comunicazioni. Dando prova, ancora una volta, di altissima professionalità, di eccezionale abnegazione e di elevate capacità tecniche, contribuiva al graduale ritorno alla normalità, riuscendo così a dare conforto e fiducia ai cittadini, duramente colpiti negli affetti e nei beni".

 

Medaglia d'Oro al Merito Civile 

(Aprile 1945 – Dicembre 2003 /Territorio nazionale)

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare (*)

(Fronte Albano-Greco, 1940)

Durante l'intera Campagna Italo-Greca, in territorio impervio e tra ogni più dura avversità di elementi, ancora una volta tenace, infaticabile, eroica per spirito di sacrificio e di abnegazione e per appassionata dedizione, assolveva in pieno tutti i compiti, combatteva tra i fanti. A nessuna seconda per audacia per indomito valore, per fervore di energie, di opere, di sacrifici: esempio e promessa di glorie sempre maggiori".

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare (*)

(Fronte del Don, 1940)

"Ha partecipato alla Campagna al Fronte Orientale (Russia) col Corpo di Spedizione (CSIR) e poi con l'8^ Armata. Ha efficacemente contribuito all'avanzata con la costruzione di varie e importanti opere d'arta. Durante  la battaglia difensiva invernale ha difeso strenuamente, sulla prima linea, le posizioni affidate, resistendo fino all'estremo limite del sacrificio, finché, accerchiata da preponderanti forze nemiche, venne, dopo strenua e disperata resistenza, quasi completamente distrutta".

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare (*)

(Africa Settentrionale, 1939-1942)

"In lunghi cicli operativi, nei quali fu fatto largo impiego dei mezzi d'arresto, sopportò ed assolse i più gravosi rischiosi compiti nelle più difficili  fasi del combattimento. Con costante sacrificio e ammirevole spirito combattivo, condivise con i fanti e artiglieri il rischio continuo della prima linea e con essi si accomunò nelle cruenti lotte. In ogni circostanza, diede chiare prove di salde virtù guerriere."

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare (*)

(Corsica, 1943 – Ravenna - Venezia, 1945)

"In Corsica prima, attraverso la Pianura Padana, dal fiume Reno a Venezia poi, tra le insidie delle mine e nel ripristino delle comunicazioni, ha fraternamente collaborato coi fanti e gli artiglieri nella lotta contro il tedesco, tradizionale nemico, e nella battaglia vittoriosa per la libertà e la ricostruzione dell'Italia".

 

Medaglia di Bronzo al Valor Militare

(Zona di Operazioni, 1939-1942)

"In 38 mesi di permanenza in Africa Settentrionale, dei quali 29 di guerra combattuta, in lavori vari ma particolarmente nella organizzazione di posizioni difensive a contatto del nemico, partecipava con fanti e artiglieri ai pericoli e alla gloria dei combattimenti con largo e intelligente impiegodi mezzi d'arresto. Per il generoso sacrificio di sangue e la cooperazione sul campo di battaglia, meritava la riconoscente ammirazione delle truppe della Divisione e teneva alte come sempre le tradizioni di valore e perizia dell'arma".

 

Croce di Guerra al Valor Militare (*)

(Kasmogorosvska, 1942) 

 

Medaglia d'Oro al Valore dell'Esercito

(Terremoto del Friuli, 1976-1977)

"Fedele alle tradizioni di silente operosità e nel segno di una generosa solidarietà al verificarsi del violento sisma tellurico che devastava la Regione del Friuli, rispondeva al disperato appello delle sue popolazioni intervenendo tempestivamente sin dal primo momento e senza interruzione, con la quasi totalità degli uomini e dei mezzi disponibili nell'area epicentrica. Scavando e sgomberando macerie, riusciva a salvare numerose vite umane; realizzando immediati e complessi collegamenti rendeva possibili e più agevoli l'organizzazione dei soccorsi ed il contatto costante con le popolazioni colpite; montando rapidamente ponti metallici, ripristinava la viabilità su rotabili di vitale importanza; rimuovendo frane ingenti, permetteva il transito per località isolate; con la sistematica demolizione degli edifici irreparabilmente danneggiati, il puntellamento di quelli lesionati e l'organizzazione di tendopoli, creava possibili condizioni di vita ai sopravvissuti. Avuto successivamente l'incarico di provvedere, in tempi ristrettissimi, alla costruzione di prefabbricati per il provvisorio ricovero dei senza tetto, si sottoponeva a durissimi periodi di lavoro in zone isolate, impervie e fortemente innevate, riuscendo a portare a termine il programma alla scadenza prefissata. Meritava così l'ammirata riconoscenza di tutti i Friulani, ai quali infondeva rinnovata forza e fiducia per la ricostruzione della loro terra straziata".

 

Medaglia d'Oro di Benemerenza

(Terremoto di Messina e di Reggio Calabria, 1908)

 

 

Nota (*) = Le 6 medaglie contrassegnate sono citate anche se sono state attribuite a Reparti disciolti al termine del conflitto e quindi non sono attualmente sulla Bandiera.

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