5° Rgt Genio Guastatori

Sede:

Macomer

Dipendenza:

Brigata Meccanizzata "Sassari"
2° Comando Forze di Difesa

La storia:


In attuazione dei decreti 6 novembre 1894 e 15 ottobre 1895, viene costituito a Rivoli (TO) il 1° novembre 1895 il 5° Reggimento Genio (Minatori) con il concorso del 1°, 2° e 3° reggimento genio. La nuova unità comprende uno Stato Maggiore, quattro brigate minatori, una cp. treno e deposito (con la legge 17 luglio 1910 le brigate cambieranno denominazione in battaglioni).
Durante il conflitto 1915-18 il deposito mobilita nove btg. minatori (dal I al IX) per un totale di cinquantatrè cp. ed un numero vario di cp. e plotoni autonomi (delle specialità teleferisti, motoristi, idrici) oltre a due cp. di Milizia Territoriale.

Durante il Primo conflitto mondiale, fu protagonista della “guerra di mine” contro l’allora nemico austro-ungarico, fornendo proprie unità ai Corpi d’Armata schierati sul fronte.

Memorabili i combattimenti sotterranei nel ventre delle Dolomiti, in particolare sul Monte Sief e sul Col di Lana, che, tra alterne vicende e incredibili sacrifici, contribuirono alla conclusione vittoriosa del conflitto.
In particolare, nel 1917, i minatori del Reggimento si resero protagonisti della costruzione di un complesso sistema di corridoi e gallerie della lunghezza di 6,5 Km, di cui ben 2,3 km scavati nella dura roccia dolomitica, la cosiddetta “Strada delle 52 gallerie” sul Monte Pasubio. L’opera ciclopica realizzata in soli 9 mesi dalla 33^ compagnia minatori, dalla 26^ compagnia minatori e dal plotone autonomo sardo (tutte unità appartenenti al 5° Reggimento), con martelli pneumatici ed enormi quantità di esplosivo, giocò un ruolo fondamentale per consentire i rifornimenti delle truppe al fronte e per la tenuta delle posizioni italiane. La strada, perfettamente conservata, insiste prevalentemente sul territorio del Comune di Posina (VI), che ha recentemente conferito la cittadinanza onoraria al reggimento, in un’ottica di ricordo di amicizia e di pace, al fine di riconoscere il sacrificio e l’abnegazione di molti giovani di allora, per la gran parte minatori sardi. Orgoglio ancora oggi di tutti i sardi è l’intestazione della 52^ galleria alla Regione Sardegna.  

Nel 1919, con la smobilitazione, molte unità vengono sciolte e con decreto n. 2143 in data 21 novembre il reggimento diviene Reggimento Minatori del Genio su comando, cinque btg. e deposito.
Trasferito a Verona il 1° maggio 1920, in virtù della circ. ministeriale n. 4273 in data 13 luglio 1922, il reggimento viene soppresso il 30 settembre dello stesso anno; nell'occasione, le cp. del reggimento concorrono alla formazione dei rgpt. genio di C. A..
Per effetto della medesima circ. viene costituito in Trieste, il 1° ottobre 1922, il 5° Raggruppamento Genio di Corpo d'Armata con il concorso del btg. zappatori - minatori e del btg. telegrafisti, formati presso il V C.A. fin dal 1° aprile 1920 nonché della 8^ cp. minatori ed una sezione della 9^ cp. motoristi - teleferisti del disciolto reggimento minatori. La nuova unità comprende comando, btg. zappatori - minatori (distaccato a Pola) con una sezione motoristi - teleferisti ed una sezione pompieri, btg. telegrafisti con sezione colombofili e quattro colombaie (Udine, Gorizia, Trieste e Pola), cp. fotoelettricisti e deposito.
Il 1° marzo 1923 vengono sciolte le sezioni mototeleferisti, colombofili e pompieri. In attuazione dell'ordinamento 11 marzo 1926, dal successivo 16 ottobre diviene 5° Reggimento Genio su comando, btg. zappatori - minatori, btg. telegrafisti, btg. teleferisti, deposito e cinque colombaie (acquisendo quella stanziata a Tolmino).
Nel febbraio 1928 il 5° cede all'11° reggimento in corso di formazione il btg. teleferisti, una cp. zappatori - minatori, una cp. telegrafisti e due colombaie. Il 7 marzo 1932 si forma il btg. minatori - teleferisti trasferito il successivo 28 ottobre al 2° reggimento minatori.
I reparti zappatori – minatori, nel febbraio 1934, divengono zappatori - artieri, denominazione modificata ancora nel settembre 1936 in artieri. A fine anno 1936 il reggimento è su comando, btg, artieri, btg. telegrafisti, btg. radiotelegrafisti (formato il 29 settembre), deposito, tre colombaie.
Nel gennaio 1937 anche i reparti telegrafisti e radiotelegrafisti cambiano denominazione in reparti trasmissioni.
Con l'inizio del secondo conflitto mondiale il reggimento diviene centro di mobilitazione e tramite il deposito costituisce e mobilita :
- comando btg. misto genio: LVII;
- comando btg. artieri: III;
- comando btg. guastatori: XXXII;
- comando misto collegamenti: IV, e numerose altre unità a livello inferiore.
Il reggimento viene sciolto nel settembre 1943 a seguito degli eventi determinati dall'armistizio.
Il 5 gennaio 1951 si forma in Belluno il 5° Reggimento Genio Pionieri su comando, btg. addestramento, V btg. g. pionieri; ai soli fini matricolari e amministrativi oltre che per le direttive riguardanti l'addestramento tecnico, il reggimento inquadra anche i btg. g. p. "Mantova" e "Folgore" e le cp. g. p. "Ariete e "Julia".
Il 1° marzo 1953 hanno vita la 1^ e 2^ cp. fotoelettricisti e la 1^ e 2^ cp. mascheratori. L'unità viene trasformata il 1° aprile 1954 in 5° Raggruppamento Genio con sede a Vicenza ed inquadra il V btg. g.p. di C.A., le due cp. fotoelettricisti, le due cp. mascheratori nonché i btg. I e IV minatori (entrambi dislocati a Udine). Il 1° aprile 1955 riprende la denominazione di 5° Reggimento Genio, cede la 1^ cp. fotoelettricisti al 1° reggimento genio e la 1^ cp. mascheratori al 2° reggimento genio ed è trasferito nel capoluogo friulano.
Con la ristrutturazione dell'Esercito, il 1° giugno 1974 sono soppresse la cp. fotoelettricisti e la cp. mascheratori ed il 6 novembre 1974 il IV btg. minatori è contratto a quadro per essere sciolto il 1° giugno 1975. Il 31 dicembre 1975 viene soppresso anche il comando di reggimento ed il giorno seguente, 1° gennaio 1976, viene costituito in Udine il 5° Battaglione Genio Pionieri "Bolsena" per trasformazione del V btg. g.p. di C. A..
La nuova unità che inquadra comando, cp. comando, tre cp. pionieri eredita le tradizioni del disciolto reggimento del quale riceve anche la Bandiera con decreto 12 novembre 1976. Il battaglione si distingue in modo particolare nell'opera di soccorso a favore della popolazione nelle zone terremotate del Friuli (1976) e nelle province di Salerno e Avellino (1980). L'ordinamento del btg. viene modificato dal 15 luglio 1987 su comando, cp. comando e servizi, tre cp. pionieri, cp. attrezzature speciali. Dopo questa trasformazione il Battaglione Genio Pionieri "Bolsena" lascia la sede di Udine (Caserma "Spaccamela") per trasferirsi, il 1° maggio 1991, nella sede di Foggia ( Caserma Sernia e Pedone). In questa sede diviene unità di supporto del Cdo Regione Meridionale. Dall’ 11 novembre al 22 dicembre 1994, personale del Battaglione partecipa alle operazioni di soccorso a favore delle vittime dell'alluvione nella zona di Vercelli e Alessandria. Il 1° settembre 1995 è trasferito da Foggia a Legnago (VR) (Caserma "Briscese"), mantenendo la stessa denominazione, inquadrato sotto il Comando Raggruppamento Genio Pionieri.
Dal 1° ottobre 2000 cambia denominazione divenendo 5° Btg Genio Guastatori "Bolsena" e dal dicembre dello stesso anno passa alle dipendenze della Brigata "Folgore".
Il 31 maggio 2001, versata la Bandiera al Sacrario delle Bandiere in Roma, l'unità viene soppressa.
Il 26 Settembre 2003 viene ricostituito in Macomer (Caserma Bechi Luserna) con la denominazione di 5° Reggimento Genio Guastatori per trasformazione del 45° Rgt.f. "Reggio" ed inquadrato nella Brigata Meccanizzata "Sassari". Nonostante la "giovane età" il Reggimento partecipa nell'ottobre dello stesso anno all'Operazione "Antica Babilonia" in Iraq con una nutrita aliquota di personale e mezzi. Nell'agosto 2004 l'unità è impiegata, nel quadro dell'Operazione "Domino", nelle Marche, dove rischiera il Comando dell'inquadrato Battaglione "Bolsena" con reparti dipendenti. Fin dalla sua ricostituzione, il Reggimento opera con i propri nuclei EOD nell'attività di " bonifica del territorio" da ordigni esplosivi in Sardegna e fornisce aliquota di tale personale specializzato in concorso ad altre unità del Genio impiegate in operazioni al di fuori del territorio nazionale. Campagne di guerra e fatti d'arme Prima Guerra d'Indipendenza (1848-49) Seconda Guerra d'Indipendenza (1859) Centro Meridione (1860-61) Terza Guerra d'Indipendenza (1866) Roma (1870) 5° reggimento Libia (1911-12): 7a, 8a e 9a cp. e reparti minori. Fornisce inoltre a corpi e servizi mobilitati 29 soldati.
Prima Guerra Mondiale (1915-18): le unità mobilitate, sia a livello btg. sia a livello cp., sono impiegate su tutti i settori del fronte italiano ; alcune sono inviate in Macedonia ed in Albania.
Africa Orientale (1935-36): cede a corpi e reparti vari 9 ufficiali e 380 soldati.
Seconda Guerra Mondiale (1940-43): le unità mobilitate prendono parte alle operazioni sui vari fronti. In particolare 1940-42: Africa Settentrionale (IV btg. collegamenti - XXXII btg. guastatori).


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