6° Rgt Genio Pionieri

Sede:

Roma

Dipendenza:

Comando Genio
COMFOTER

La storia:


La storia del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma vanta una duplice discendenza, il Reparto raccoglie , infatti, le tradizioni del 6° Reggimento Genio di Bologna, ereditandone la Bandiera, e della 54ª Compagnia Artieri, poi Battaglione Genio Pionieri della Divisione di Fanteria “Granatieri di Sardegna”.

Per quanto riguarda la discendenza dal 6° Reggimento Genio di Bologna, le origini devono essere ricercate a eventi e fatti riguardanti Reparti costituiti prima della “Grande Guerra”. Prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l’Arma del Genio con il nuovo ordinamento previsto dal 1910, era presieduta da un Ispettorato Generale e suddivisa in due Reparti, Genio per le Costruzioni e Genio per le Truppe. Al servizio delle truppe erano preposti 2 Comandi d’Arma che inquadravano i vari Reggimenti del Genio, tra cui il 1° Reggimento Genio Zappatori di Pavia e il 2° Reggimento Genio Zappatori con sede a Casale Monferrato. Durante il conflitto le Compagnie dei due Reggimenti Zappatori furono aggregate alle Divisioni schierate lungo tutto il confine compiendo imprese eroiche e memorabili.

Al termine della Grande Guerra, nel 1919 in conseguenza della smobilitazione generale, vi fu un riordinamento generale provvisorio di tutta la Forza Armata, secondo il Regio decreto n. 2143 del 21 novembre 1919.

Alla luce del cosiddetto ordinamento “Albricchi”, dal nome dell’allora Ministro della Guerra, molte unità del Regio Esercito furono sciolte e soppresse. Furono oggetto di riordino i Reggimenti Zappatori e Telegrafisti, riconfigurati in Battaglioni del Genio in supporto ai Corpi d’Armata anziché Reggimenti. Di conseguenza l’Arma del Genio fu riorganizzata in un Ispettorato Generale, 15 Comandi Genio di C.A., 15 Battaglioni Zappatori di C.A., 15 Battaglioni Telegrafisti di C.A. e un Reggimento per ogni specialità di Minatori, Radiotelegrafisti, Pontieri e Ferrovieri.

Nel 1920 fu costituito in Bologna un Battaglione Zappatori ed uno Telegrafisti in supporto al Corpo D’Armata, unitamente ad un Deposito comune alle due specialità, con il concorso del 2° Reggimento Zappatori e del 3° Reggimento Telegrafisti.

Con l’avvento del primo governo Mussolini, il 31 ottobre 1922 divenne Ministro della Guerra il Generale Armando Diaz, il quale attuò una nuova riforma dello strumento militare.

Tra il 1922 e il 1923 l’ordinamento “Diaz” diede vita a 10 Raggruppamenti Genio di C.A., costituiti con unità della specialità Zappatori, Minatori e Telegrafisti. Con la nuova configurazione a Bologna nel 1922 i due Battaglioni ed il Deposito, potenziati in personale e mezzi, diedero origine al 4° Raggruppamento Genio di Corpo D’Armata.

Nel 1925 Mussolini assunse la carica di Ministro della Guerra ad interim a partire dal 1926 introdusse un nuovo ordinamento del Regio Esercito basato sulla Divisione ternaria e la trasformazione dei Raggruppamenti in Reggimento Genio di C.A. I Reggimenti divennero undici, articolati su un Deposito territoriale e 3 Battaglioni di cui uno Telegrafisti.

Con la legge n. 396 dell’11 marzo 1926 il 4° Raggruppamento Genio si trasformò in 6° Reggimento Genio con sede a Bologna e alle dipendenze del 6° Corpo d’Armata. Con Regio Decreto del 1932, veniva concesso al Reggimento stemma araldico con il motto “Per aspra via ad aspra meta”.

Durante il secondo conflitto mondiale il Reggimento ha operato come Centro di Mobilitazione, contribuendo alla costituzione di numerosi reparti inviati presso i fronti in cui il Regio Esercito era schierato:
- Comando del 3° Raggruppamento Genio;
- Comando del XVII Battaglione Misto per la 17ª Divisione di Fanteria “Pavia” (46ª Compagnia. Artieri e 17ª Compagnia Collegamenti);
- Comando del CCII Battaglione Misto per la 2ª Divisione CC.NN. 28 ottobre “Libica” (130ª Compagnia Artieri e 202ª Compagnia Collegamenti);
- Battaglione misto CXVI 16ª Divisione Fanteria “Pistoia”;
- Battaglione misto CLIII 153ª Divisione Fanteria “Macerata”;
- Battaglione misto CLV 155ª Divisione Fanteria “Emilia”;
- XI Battaglione Artieri;
- XXIV Battaglione Artieri;
- IX Battaglione misto (109ª Compagnia e 117ª Compagnia Marconisti) per il C.A. alpino schierato sul fronte russo;
- III Battaglione Telegrafisti;
- III Battaglione Marconisti.
Tra queste unità si distinse particolarmente il XVII Battaglione Misto Genio della Divisione “Pavia” che impiegato nel 1941 – 1942 in Africa Settentrionale, meritò una Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Nello stesso periodo la 54ª Compagnia Artieri fu impiegata alle dipendenze della Divisione di Fanteria “Granatieri di Sardegna”, nell’ambito di un’estenuante lotta contro i guerriglieri in Slovenia e in Croazia, a Lubjana, Kocevie e nella Lika.

Dopo i tragici avvenimenti determinati dall’Armistizio dell’8 settembre 1943, sia il 6° Reggimento Genio sia la 54ª Compagnia Artieri furono sciolti.
Nel dopoguerra, nel quadro degli ampliamenti impostati per la Forza Armata dopo l'adesione dell'Italia alla NATO (4 aprile 1949),venne ricostituita il 1º giugno 1950 a Bologna la Divisione fanteria "Trieste" .
La grande Unità era costituita da due reggimenti di fanteria, uno di cavalleria, due di artiglieria, dal VI Battaglione genio pionieri,  oltre alla 6ª Compagnia trasmissioni e al Comando Unità Servizi. La Divisione venne posta inizialmente alle dipendenze del VI Comando Territoriale di Bologna,per poi dal 1955 tornare nuovamente alle dipendenze del 6° Corpo d'Armata fino al 1972.
Nel 1960 la Divisione venne riconfigurata in Brigata, ed  il  VI  btg  Genio venne inquadrato nelle Truppe di Corpo d' Armata, alle dipendenze del Reggimento Genio Ferrovieri.

Dopo lo scioglimento del VI Corpo d'Armata, avvenuto il 1º aprile 1972, il Battaglione transitò alle dipendenze del  VII Comando Militare Territoriale  Tosco- Emiliano fino al 1975, per poi riconfigurarsi nel 1976 a Roma.
Relativamente alla seconda discendenza, dal 1947, con la riorganizzazione dell’Esercito seguita al secondo conflitto mondiale, fu ricostituita la Divisione “Granatieri di Sardegna”. A tale Grande Unità il 1° luglio 1949 fu assegnata in Roma l’8ª Compagnia Artieri, già alle dipendenze del Comando Militare Lazio, Umbria e Abruzzo.

Nel 1950 la compagnia mutò il nome in “Compagnia Genio Artieri per Divisione Granatieri di Sardegna”.

Il 1° maggio 1952 la Compagnia Artieri, sempre inquadrata nella Divisione Granatieri di Sardegna, fu elevata al rango di Battaglione Pionieri divisionale e così operò fino alla successiva riforma della Forza Armata.

Il 1° gennaio 1976 fu sancita la trasformazione del Reparto in Battaglione di Supporto della Regione Militare e prese il nome di 6° Battaglione Genio Pionieri “Trasimeno”, ereditando la Bandiera di Guerra e le tradizioni del 6° Reggimento Genio, che fu consegnata al Corpo nelle mani dell' allora Comandante, Ten. Col. t. SG. Francesco PUNZO, durante una cerimonia solenne, effettuata presso la Scuola del Genio, Il 2 maggio 1976 (D.P.R. 21/02 /1976, art. 3.).
Il 4 settembre 1993 il 6° Battaglione Genio Pionieri fu elevato al rango di Reggimento ed assunse l’attuale denominazione di 6° Reggimento Genio Pionieri; inquadrando una Compagnia Comando ed il Battaglione “Trasimeno”, a sua volta articolato su tre Compagnie Pionieri e una Compagnia Attrezzature Speciali.
Il 1° dicembre 1997 il 6° Reggimento Genio Pionieri, in seguito a nuova ristrutturazione, è passato alle dipendenze del Comando Raggruppamento Genio delle Forze Operative Terrestri di Udine divenuto in seguito Brigata Genio. Dal 10 settembre 2010 è alla dipendenze del Comando Genio.
Nel 1999, in seguito a una nuova riorganizzazione, il 6° Reggimento Genio Pionieri è stato completamente riconfigurato, in particolare il Battaglione “Trasimeno” fu riconfigurato su:
- Una Compagnia “Pionieri”;
- Una Compagnia “Attrezzature Speciali”;
- Una Compagnia “Ponti Fissi”;
- Una Compagnia “Mobilità”;
- Una Compagnia “Oleodotti”.
A partire dal 24 gennaio 2005 il Reggimento è stato nuovamente riconfigurato su una Compagnia Comando e Supporto Tattico Logistico e due Battaglioni speculari strutturati su tre compagnie ciascuno:
- Compagnia Pionieri “Trasimeno” (Compagnia già esistente);
- Compagnia Costruzioni Orizzontali “Trasimeno” (ex Compagnia Ponti Fissi);
- Compagnia Costruzioni Verticali “Trasimeno” (ex Compagnia Attrezzature speciali);
- Compagnia Pionieri “Nemi” (nuova costituzione)
- Compagnia Costruzioni Orizzontali “Nemi” (ex Compagnia Mobilità);
- Compagnia Costruzioni Verticali “Nemi” (ex Compagnia Oleodotti).
Dal 2009 il 6° Reggimento Genio Pionieri assume l’attuale configurazione, quale “Organo esecutivo del Genio” e tale peculiarità operativa è altresì nota mediante l’espressione detta capacità “Campalgenio”; pertanto è stato creato l’Ufficio Progetti e Direzione Lavori per la completa gestione del processo progettuale – esecutivo e le Compagnie dei Battaglioni assumono le attuali denominazioni:
- Compagnia Pionieri “Trasimeno”;
- Compagnia Costruzioni Stradali e Lavori in Terra “Trasimeno”;
- Compagnia Costruzioni Edili e Impianti “Trasimeno”;
- Compagnia Pionieri “Nemi”;
- Compagnia Costruzioni Stradali e Lavori in Terra “Nemi”;
- Compagnia Costruzioni Edili e Impianti “Nemi”.
Il 6° Reggimento Genio Pionieri è stato il primo reparto del Genio ad essere alimentato con personale di truppa volontario ed è stato assegnato, quale reggimento, alla 8^ Force Engineer Brigade di supporto del Comando delle Forze di Reazione Rapida (ARRC).
Dalla sua costituzione, il reparto, prima sotto la configurazione di 6° Battaglione “Trasimeno” e poi dal 1993 come 6° Reggimento Genio Pionieri, ha partecipato ha tutte le operazioni compiute dall’Esercito Italiano sia in Patria che all’estero; in particolare il Reggimento è stato impiegato nei seguenti teatri operativi:
- Albania;
- Kosovo;
- Afghanistan;
- Libano;
- Iraq;
- Pakistan;
- Gibuti;
- Somalia;
- Libia;
- Niger.
Nella storia recente d’Italia il Reggimento è stato protagonista anche in numerosi interventi svolti in favore delle autorità civili e della popolazione in casi di pubblica calamità ed utilità. In particolare, il Reggimento è stato chiamato ad operare nei seguenti eventi:
- terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia e Basilicata;
- alluvione del 1981 nelle zone limitrofe Civitavecchia;
- supporto alle autorità civili con la costruzione di un ponte pedonale nel corso dei mondiali di calcio del 1990 (ponte bailey in solo 48 ore);
-  assicurare la viabilità tra la SS. Aurelia e l'abitato di Fregene(sempre nel 1990 dopo qualche giorno la costruzione del ponte);
- terremoto del 1997 in Umbria e Marche;
- alluvione di Sarno (SA) nel 1997;
- supporto alle autorità civili durante i funerali di Sua Santità Giovanni Paolo II nell’aprile 2005;
- in concorso con la Scuola del Genio emergenza Tevere ed Aniene, ed organizzazione celebrazioni  " 4 novembre " al Circo Massimo; 
- supporto alla popolazione civile durante l’emergenza rifiuti in Campania nel 2008;
- intervento a seguito del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009;
- concorso a favore di numerosi comuni laziali a seguito della copiosa nevicata del febbraio 2012;
- alluvione avvenuta nel novembre 2012 a Montalto di Castro (VT);
- alluvione a Fiumicino (RM) nel febbraio 2014;
- interventi infrastrutturali in favore del Comune di Milano nell’ambito dell’emergenza profughi 2015;
- Operazione “Sabina” in favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dal sisma del 24 agosto 2016;
- Operazione “Sabina 2” in favore dei comuni colpiti da calamità naturali per la rimozione, trasporto e demolizione delle macerie;
- Emergenza neve a Roma nel febbraio 2018;
- presenza quotidiana nella propria area di competenza dei propri team di artificieri per la bonifica del territorio nazionale da residuati bellici.
E' importante, nella storia del Reggimento, citare la Targa di benemerenza “Icaro 1997”:
Il Comitato permanente di Presidenza, all’unanimità, conferisce la Targa di Benemerenza “Icaro 1997” al 6° Reggimento Genio Pionieri “Trasimeno” con la seguente motivazione:
Reparto del Genio chiamato ad operare in favore della collettività nazionale ed internazionale, si è sempre distinto nello svolgimento dei suoi impegnativi compiti, sia per l’alta professionalità, sia per l’indefettibile impegno e la profonda, generosa dedizione di tutti i suoi componenti.
Tali preziose doti si sono particolarmente rilevate in occasione delle operazioni di soccorso a favore delle popolazioni delle Marche e dell’Umbria, colpite dal sisma del settembre 1977, come pure nelle rischiose operazioni di bonifica di ordigni esplosivi e di ripristino della viabilità svolte in Bosnia ed in Albania.
Il 6° Reggimento Genio Pionieri, per l’encomiabile opera svolta e per i brillanti risultati conseguiti, ha contribuito e contribuisce quotidianamente ad accrescere il prestigio del Genio e della Forza Armata.
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